lunedì 20 ottobre 2008

@MuseoFondazione Pagani



IdoliPagani/IdoliDigitali

Durante la mostra Idoli Pagani, l'associazione A.A.L. - Associazione Artistica Legnanese, ospita VisualContainer che interverrà con una panoramica storico/critica sulla videoarte italiana.
sabato 18 ottobre ore 17.00

Museo Pagani d’arte moderna
Castellanza (Varese),
via per Gerenzano 70
tel./fax 0331 503113
www.museopagani.it


La sala espositiva del Museo Pagani


GioContainer introduce un accenno storico sulla videoarte


AleContainer ascolta


Il buffetContainer, altro che parole.. torte salate!
di spalle LucaContainer

domenica 19 ottobre 2008

VisualContainer ad ARTVERONA





Sabato 18 Ottobre ore 12.00
C/o incontri Spazio Aletti - FACE TO FACE

IL DEPOSITO LEGALE PER IL VIDEO D’AUTORE
L'EMERGENZA DELLA VIDEOARTE E IL RUOLO DEI DISTRIBUTOR

Analisi scenario sulle problematiche legali e distributive della videoarte.
VisualContainer parteciperà al dibattito in qualità di primo distributor italiano di Videoarte

Interventi a cura di:
Mario Gorni, Care/of - Docva
Agostino Contò, Biblioteca Civica
Giorgio Fedeli/Alessandra Arnò, VisualContainer





lunedì 6 ottobre 2008

L’emergenza della videoarte e il ruolo dei distributors nel panorama artistico contemporaneo

Che cosa sono i Distributor di Videoarte --------- English below----------

A differenza di quanto accadeva anche solo una decina di anni fa, la videoarte è oggi un mezzo espressivo assolutamente diffuso ed indiscutibilmente protagonista nel sistema e mercato dell’arte contemporanea, trovando sempre maggior ospitalità tra le maggiori gallerie ed istituzioni pubbliche e private internazionali e tra i più acclamati appuntamenti, rassegne e biennali d’arte contemporanea.

Questo sembra essere vero soprattutto per l’estero, Stati Uniti d’America, Inghilterra, Francia e Paesi Nordici in primis, dove la videoarte è stata accettata e valorizzata già da tempo, sia per quanto attiene gli aspetti teorico-estetici che per la promozione più propriamente commerciale. Numerosi sono così i siti internet concepiti come piattaforme di esplorazione e valorizzazione videoartistica, uno tra tutti Videoarum in Spagna, o le istituzioni ed Associazioni appositamente dedicate, con una diffusione tale da poter annoverare perfino una Associação Cultural Videobrasil; non mancano progetti di recupero ed archiviazione di opere storiche, come ad esempio l’inglese Rewind promosso dalla Università di Dundee in Scozia, e neppure festival a cadenza annuale, ubiquitari al punto dall’esprimere un “international experimental film and video festival” anche in quella remotissima e per lo più sconosciuta provincia artistica che è l’Islanda.

A questa moltitudine di possibilità di valorizzazione e supporto, si è poi aggiunta una realtà peculiarmente rivolta all’acquisizione di opere ai fini di promozione al contempo artistica e commerciale: il distributor. Come già indicato dal nome, si tratta di organismi che si prefiggono di entrare in possesso di opere di videoartisti emergenti o già noti e promuoverne quindi la distribuzione per scopi culturali o commerciali nei confronti di fruitori pubblici o privati. La modalità di azione prevede generalmente l’istituzione di un archivio on-line, di solito principalmente inerente gli artisti nazionali, la presentazione delle opere e la possibilità di acquistare permanentemente o noleggiare una copia consumer di quelle di interesse tramite la semplice compilazione di un apposito form on-line. Di norma, l’attività principale dei distributors consiste nel noleggio delle opere, con tariffe direttamente proporzionali al valore dell’opera e alla durata del possesso, e che possono essere eventualmente fissate dall’artista produttore ma che altrimenti e in linea di massima si unificano in una tabella standard a livello internazionale. I proventi vengono poi divisi tra l’artista ed il distributor, in un rapporto variabile da una realtà all’altra come chiaramente specificato nel contratto visibile nei relativi siti; anche l’eventuale costo del servizio a carico dell’artista varia a seconda del distributor. Ciascuno di loro, comunque, garantisce un’azione volta a distribuire e circolare le opere del proprio archivio nell’ambito di festival, manifestazioni e possibilità espositive a loro accessibili, catalizzando di concerto un opportuno dibattito critico sulle opere possedute e sul mondo della videoarte in generale.

Nel complesso, si tratta in molti casi di meccanismi perfettamente funzionanti e conosciuti da un considerevole lasso di tempo, che acquistano ancor maggior interesse considerando la possibile, ed auspicabile, catena di contatti-scambi che possono instaurare a livello internazionale. E’ forse anche per questo che oggi è possibile rilevare la cospicua presenza di 8 grandi distributors in territorio americano e canadese, 3 nelle vicine Francia ed Inghilterra, ben 5 nei Paesi Nordici, che dimostrano in questo un’attenzione alla valorizzazione dei propri operatori video quasi sproporzionata rispetto alla propria densità demografica, mentre anche i Paesi Bassi possono vantare almeno un grande distributore a livello internazionale.

Come si vede, sono numeri non indifferenti per una realtà comunque di settore ed elitaria (stiamo pur sempre parlando di arte contemporanea) quale la videoarte, che testimoniano con certezza l’interesse dimostrato sia dai collezionisti e dalle istituzioni, che possono così accedere direttamente ad un archivio di opere selezionate ed entrarne in possesso in maniera semplice e certificata, con prezzi e modalità trasparenti, così come dagli stessi artisti, che tramite i distributors possono dapprima far conoscere le proprie opere, scavalcando le frequenti barriere imposte dai circuiti spesso chiusi di gallerie e curatori, e poi di farle circolare secondo i loro desideri, ad un livello culturale e/o commerciale.

E in Italia? ..E’ nata VisualContainer!

Da noi tutto questo è stato finora il classico giardino del vicino, dall’erba sempre più verde, mentre i nostri terreni di conoscenza e di sviluppo giacciono ancora desolati ed incolti. Per molti aspetti ancora arretrato rispetto ai cugini d’oltralpe, per non parlare di quelli nordeuropei od oltreoceano, il panorama della videoarte italiana non conosce alcuna realtà distributrice che non sia propriamente commerciale o legata al mondo delle gallerie, mentre usufruisce dell’apporto appassionato e vitale di centri di documentazione ed archiviazione quali il careof di Milano, che però non dedicano all’aspetto distributivo che una minima parte del loro operare.

VisualContainer è nato allora proprio per colmare questa lacuna: proponendosi nel circuito e mercato artistico italiano come primo e vero distributor, l’Associazione si propone di realizzare un archivio di giovani videoartisti del tutto paragonabile a quelli stranieri, in grado di ospitare da decine a centinaia di titoli, di renderli parzialmente od integralmente visibili on-line e quindi avviarne la promozione a livello di istituzioni pubbliche e private, per soli scopi culturali e di conoscenza e senza alcun fine commerciale, e/o la distribuzione, vale a dire il noleggio o la vendita di copie consumer sia sul mercato nazionale che, soprattutto, su quello internazionale, stabilendo contatti e rapporti di interscambio con i distributors mondiali sopra citati.

Al pari di quelli ed auspicabilmente anche con loro, VisualContainer agirà anche sul piano culturale, catalizzando un’area di dibattito e di approfondimento critico circa il linguaggio ed i protagonisti della videoarte italiana passata e presente, introducendo infine, tramite interviste ed apposite schede critiche ed informative, quei giovani emergenti che magari sconosciuti oggi, ci auguriamo possano così divenire i grandi protagonisti della videoarte di domani.

Video-art and video-art distributors within the contemporary art environment

About the video-art distributors

With a significant difference from what it happened just a decade ago, video-art has today spread within the contemporary art circuit and market with a leading role: internationally renowned art galleries, the most famous public and private institutions and the most acclaimed exhibitions and biennals all over the world pay a steady increasing tribute to this medium and its relevant protagonists.

In fact, from within the Italian reality, this scenary seems to be especially set abroad: in the USA, Great Britain, France and the northern countries, which have introduced and supported video-art for a long time, both on the theoretical and commercial side. There we consequently find a huge number of websites playing the role of groundworks devoted to the video-art investigation and promotion, from the Spanish Videoarum to the Associação Cultural Videobrasil, not to mention about operations aimed at resuming and archiving historical video-artworks, such as the Rewind project by the Dundee University in Scotland or an annual festival even in the most peripheral artl land of Iceland.

Such a great support has lately enjoyed a further and foremost character topically interested to acquire works and enhance both their artistic and commercial promotion: the distributors. From their very name, such organizations wish to collect works by emerging or already established video-artists and consequently distribute them to an either public or private audience. The action strategy generally consists in creating and maintaining an on-line archive, mostly relevant to national artists, presenting their works and offering the choice of either purchasing or renting a consumer copy of the favourite ones by simply filling the on-line form in.

As a rule distributors’ main activity involves the renting of works the rates of which are directly proportional to their established art value and the rental time. These rates can be suggested by the artwork’s author, even though they usually adhere to a standard international price list. All incomes are then shared between the artist and the distributor according to the specific contract available in the website, which also includes the possible charging fee to the artist relevant to the distributor’s services.

A distributor ideally strives hard for distributing and introducing the works of the archive to festivals, exhibitions and alike, thus giving way also to a sensible critical debate on the collected works and on the video-art world in general.

In most cases, such operators have been perfectly working and have gained a reputation for long, also considering the possible and desirable interchanges which may arise on an international level.

This may be the reason why we nowadays find the remarkable amount of 8 prominent distributors in the U.S.A. and Canada, 3 in the near France and Great Britain and 5 in the Northern Countries: these latter thus showing an almost un-proportioned attention to their video-art operators if compared to their density of population. Not differently, the Netherlands can boast at least one important distributor on the international circuit.

Such data are quite impressive if we consider a sectorial area within the already elitist contemporary art environment, such as video-art: this further undoubtedly testifies for the interest paid by both collectors and institutions, which can therefore directly refer to an archive of selected works that can be purchased in a simple and certified way, benefiting of clear transactions and price lists.

On the other hand, by resorting to distributors, video-artists can firstly have their works on show, this way avoiding the obstacle of the often restricted circuit of art galleries and curators, and secondly get them circulating on a cultural/commercial level according to their wishes.

What about Italy then?… VisualContainer has finally filled the gap!

In our country we can unfortunately refer our situation to the classic image of the greener grass on the other side of the fence: in comparison with the above mentioned heavenly and flourishing foreign landscape, our video-art lands have laid bare and neglected so far! Video-art in Italy cannot rely on any distributor disjointed from strictly commercial purposes or from the art galleries world: video-artists have enjoyed the vital and passionate support of documentation and archiving organizations such as c/o careof in Milan, which cannot ultimately dedicate but a minimum part of the activity to the distributing process.

VisualContainer was created just to fill this gap: by introducing itself within the Italian art circuit and market as the first and actual distributor, the Association has already created an archive of young video-art operators which can compare to the foreign ones, as it hosts dozens and dozens of works and makes them partially or fully visible on line. Of course, the final scope is to arrange for either their promotion within public and private institutions for mere cultural purposes, unaffected by any commercial process, and/or their distribution, i.e. renting or selling consumer copies nationally and internationally, also thanks to contacts and interchanges with the worldwide distributors mentioned above.

Not differently from these latter, and hopefully with them, VisualContainer is going to have a role also on the cultural level, by catalysing the emerging of an area of debate and critical investigation about the language and main characters of the past and current Italian video-art. All this also through interviews and critical and informative presentations for each and any author represented in the archive.

As important, in this way the Association wishes to play a major part in presenting all such unknown or just emerging artists who could shortly become the best interpreters of video-art and the most famous Italian operators in the world in the days to come.

CALL FOR ARTIST